LEGGETE ATTENTAMENTE – Attenzione alle insalate in busta: ecco da cosa vengono contaminate

Insalate in busta: ecco cosa c’è da sapere ed entro quanto tempo vanno consumate

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L’insalata in confezioni di plastica è un grave rischio per la salute. A sottolinearlo una ricerca della Leicester University che ha redarguito i consumatori nello stare alla larga dalle insalate in busta , in quanto si rischia di contrarre la salmonella.

Le foglie di insalata, mischiate all’ambiente umido dei sacchetti, fanno diventare le buste un habitat ideale per la proliferazione di batteri: i germi si riproducono, in queste condizioni, con una velocità a dir poco sconvolgente – sottolineano gli esperti – specie se l’insalata in busta non viene consumata il giorno stesso dalla data del confezionamento.

Quest’anno si sono registrati due casi di morte per un’infezione causata da foglie d’insalata e nel 2011 duemila persone in Inghilterra si sono ammalate dell’infezione.

insalata-in-busta1Lo studio della Leicester University, condotto dalla dottoressa Primrose Freestone e pubblicato su Applied and Environmental Microbiology, mostra che un’iniziale contaminazione di 100 batteri di Salmonella in foglie di insalata aumenta a 100 mila batteri dopo cinque giorni quando l’insalata è conservata in una confezione di plastica. “Una dose più che sufficiente per provocare un’infezione”, osserva la dottoressa Freestone, che precisa che neanche lavando bene l’insalata si uccidono i germi.

La ricerca non suggerisce di evitare completamente le confezioni di insalata nei sacchetti di plastica, “Ma non tenetela troppo a lungo nel frigo, comprate la data con la più lontana scadenza e mangiatela se possibile lo stesso giorno dell’acquisto”, dice alla Bbc l’autrice dell’indagine.

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